Ambientazione
"Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia". (Arthur Clarke)
Atmosfera storica, non fedeltà storica
Chiave di Volta è un gioco a tema storico, ma non intende presentare una simulazione fedele della vita del tempo, quanto piuttosto comunicarne il sapore e l’atmosfera. Verranno quindi adottate semplificazioni dell'etichetta ed altre rappresentazioni simboliche, come il lavoro dei servi.
Fatti e personaggi storici seguono tendenzialmente la realtà storica, ma con numerose incursioni romanzate e romanzesche per aggiungere pepe alle vicende. Non stupitevi dunque se i personaggi storici non saranno esattamente come la vulgata ce li ha tramandati. E' possibile ed anzi consigliato documentarsi su contesto storico, filosofia, fatti e tendenze dell'epoca, ma tra le pieghe della Storia giocheremo ad inserire elementi nuovi ed inaspettati, scrivendo insieme la nostra storia, la storia tracciata dagli eventi di Chiave di Volta.
Lingue straniere: un larp “doppiato”
Nella fiction ci sono personaggi italiani, inglesi, francesi, tedeschi e di altre nazionalità. Tuttavia il larp sarà giocato tutto in italiano. Non è importante quale lingua stiano teoricamente parlando i personaggi nella fiction: il larp è tutto in italiano e tutti i personaggi si capiscono, come in quei film in cui non è davvero stabilito in che lingua stiano parlando i personaggi tra loro.
Parlare con gli accenti nazionali: a qualcuno piacciono, altri li trovano finti o forzati: ciascuno li usi se e come vuole, comunque NON è obbligatorio né incoraggiato fare la erre moscia se hai il personaggio francese, o simili. Fate come preferite!
E’ invece incoraggiato fare uso di titoli e appellativi specifici per sottolineare la nazionalità dei personaggi, ad esempio: Milord / Milady per gli inglesi, Monsieur / Madame per i francesi, Herr/Frau per i tedeschi e così via.
Economia e monete
Semplificando all’estremo, lo stipendio mensile è circa: 2 sterline per un bracciante o una lavandaia, 5 sterline per un artigiano, 10 per un sottufficiale, 50 per un professionista affermato. Il costo della vita per ciascuna di queste classi sociali è circa pari allo stipendio, o poco meno. Un gentiluomo con possedimenti del valore di 20mila sterline godrà di una rendita annua di mille sterline, sufficiente a mantenere alcuni parenti e numerosi servitori.
1 sterlina vale 20 scellini. 1 scellino è quindi poco meno della paga giornaliera di un servitore e costituisce una mancia generosa. Lo scellino si divide in 12 penny, usati per acquisti quotidiani di poco conto e che non vengono rappresentati o considerati nel larp.
1 sterlina quindi è un "mezzo stipendio" ed è una cifra appropriata per corrompere un servo; naturalmente un servo particolarmente legalitario o fedele non si farà corrompere.
I gentiluomini maneggiano raramente il denaro e con sé ne portano poco (o per nulla), facendo piuttosto ricorso al credito, sia a voce sia per iscritto. Esistono assegni, lettere di credito e banconote del valore di decine o centinaia di sterline; un atto di proprietà immobiliare può valerne addirittura migliaia.
Ai fini del gioco, utilizzeremo monete metalliche per rappresentare le piccole somme, con cui un Signore può impressionare un Servo; e documenti vari per rappresentare le vere ricchezze, le uniche in grado di smuovere un danaroso gentiluomo.
- 1 moneta da 10 lire italiane rappresenta 1 scellino, cioè una mancia generosa o il pagamento per un servigio legale e rispettabile.
- 1 moneta da 200 lire italiane rappresenta 1 sterlina, cioè una somma sufficiente a corrompere un servo o pagare servigi altamente illegali e osceni.
Per semplicità, ignoreremo la presenza di molte e diverse valute nazionali; nel gioco non compariranno franchi, dollari e simili.
Ricorda che la differenza di censo tra Signori e Servi è estrema rispetto a quella di oggi; per fare un’analogia moderna, pensa al ricco turista occidentale che si trova in vacanza in un paese povero: gli spiccioli che ha in tasca possono essere un mese di stipendio per la guida turistica che lo accompagna.
Epoca storica e situazione politica
Europa. Il 19° secolo scivola verso il suo tramonto, ma il destino del vecchio continente pare indirizzato verso l’alba luminosa di un nuovo ordine. La guerra Franco-Prussiana si è da poco conclusa. L’Italia ha finalmente completato l’eroico percorso dell’Unità, sancito dallo stabilimento definitivo di Roma come nuova capitale. I governi delle nazioni stringono patti e concordati per preservare la pace. Il Mediterraneo diventa una zona protetta, sul quale gli Stati giurano reciproca amicizia ora che l’impero Ottomano, da decenni in declino, ha cessato di scalpitare. Anche verso l’interno vengono cercate alleanze, come il triplice patto firmato da Italia, Germania e Impero Austro-Ungarico.
Il nuovo periodo di pace spinge le potenze europee, pervase da una sete di progresso e di ricchezza, a estendere le loro mani sui paesi lontani. Capi di stato e funzionari studiano ossessivamente le carte politiche del globo, seguono i mutevoli scenari delle influenze sovrane, studiano rotte e territori dove estendere i poteri della propria nazione. Stabiliscono colonie in Africa, nelle Indie, nelle isole del Pacifico. L’industria corre a velocità spedita, lanciata ormai verso imprese di scala mondiale. Il capitalismo industriale e il pensiero liberista sono il paradigma economico dominante, e costituiscono la base per una filosofia positivista caratterizzata dall’inattaccabile fiducia per il progresso e la superiorità della classe borghese.
Uomini assetati di conoscenza e ricchezza esplorano ogni strada che questo mondo in fermento offre loro: le vie inesplorate delle colonie esotiche, i sentieri torbidi dei misteri esoterici.
Ricchi uomini e donne si dilettano nelle più bizzarre mode esotiche, ma alcuni trovano in esse nuovi sentieri di scoperta intellettuale. Associazioni segrete, aperte solo a un’eletta schiera di iniziati, architettano le stesse fondamenta della società del futuro. Potenti industriali e illuminati filosofi inseguono insieme il sogno di una città terrena modellata sul disegno dell’utopia celeste. Rivivono nei salotti europei le tradizioni magiche silenziosamente tramandate nei secoli.
Poco di tutto questo è conosciuto ai più. Le strade delle metropoli sono piene di vagabondi, operai, scrittori, ubriaconi, prostitute e artigiani. L’aria ha il colore nero della fuliggine delle fabbriche dei padroni, le strade sono sudicie della disperazione di chi non appartiene alle classi più ricche. Proletari e intellettuali, donne e ragazzi, si uniscono insieme per lanciare una nuova sfida al potere dei ricchi, e preparano i sassi e le pistole con cui dare inizio alla lotta.
Alla fine del secolo la società del vecchio continente non è mai stata così ricca, così fervida, così popolosa, così carica di feroci contraddizioni: l’Europa è in preda all’orgasmo, arsa da una potente eccitazione come una caldaia sul punto di esplodere, in bilico fra il trionfo definitivo dell’uomo sul proprio destino e la rovina ineluttabile dei popoli.
Lotta di classe e la posizione della donna
Per alcuni il nuovo corso di progresso e sviluppo industriale non significa altro che ingiustizia e disuguaglianza. La ricchezza e il potere della classe borghese si fondano sulla povertà e la sottomissione dei poveri, dei proletari, dei lavoratori. Per costoro il significato dell’ideale di Progresso è ben diverso.
Alimentati dalle teorie di Marx e Bakunin, infervorati dal successo della Comune parigina, a viso aperto nelle strade come nelle stanze segrete dei circoli intellettuali, in tutta Europa gruppi di rivoluzionari lottano per arrestare l’ascesa totalitaria dei padroni. Le conquiste sociali procedono, attraverso lotte incessanti, di pari passo con l’espansione industriale. I sindacati sono ormai legalmente riconosciuti. Il diritto di sciopero è sancito. La dignità delle classi più basse è ormai inalienabile. Tuttavia il potere non sembra essere scalfito e azioni più estreme vanno compiute. Nel 1881 lo Zar Alessandro II è assassinato da un anarchico. Non è il gesto isolato di un folle, bensì il primo spiraglio di un nuovo Sol dell’Avvenire pronto a sorgere nella società europea.
Un particolare ruolo subalterno che non aspetta che di essere ribaltato è quello della donna. La donna è il caposaldo della famiglia borghese, ma al tempo stesso è subordinata al marito, al punto di non essere nulla senza di lui. Nella scala sociale, una donna non trova altro posto che alle dipendenze del marito, e a questo traguardo viene improntata tutta la vita di una ragazza. Le donne nubili sono viste con sospetto. Le gravidanze fuori dal matrimonio sono nascoste sotto un velo di vergogna, e le sventurate giovani madri vengono marchiate dall’eufemismo di “ragazze perdute” e imprigionate nelle case della Maddalena.
Più coraggiose e valorose degli esploratori che si avventurano nelle più oscure regioni dell’Africa, alcune donne fanno proprie le voci di libertà che ormai risuonano in tutta Europa e, sfidando il giogo patriarcale della società, manifestano per i loro diritti. Per tutto il secolo il movimento delle Suffragette lotta senza sosta per affermare un’uguaglianza di diritti politici, sociali, etici, che il resto del mondo stenta ancora ad accettare. Queste eroine moderne non si arrendono di fronte ad arresti, percosse, minacce, e armate della loro dignità e del loro fiero senso di giustizia perseverano nella loro sfida alla classe maschile.
Sviluppo della Scienza
“La conoscenza per se stessa è una forma di potere.” Francis Bacon
Come l’età industriale accelera in maniera inarrestabile, guidata da una borghesia spregiudicata, così la riflessione filosofica abbandona le alte disquisizioni dell’idealismo romantico e si concentra sulla concretezza del progresso scientifico e dell’utilitarismo. La nuova corrente del Positivismo diventa l’espressione ideologica della classe dominante. Il metodo scientifico viene applicato a tutte le sfere della conoscenza e della vita umana. Non c’è niente al mondo che non possa essere spiegato grazie alla Signora Scienza e alla sua serva la Tecnologia, e grazie ad esse potrà realizzarsi il benessere della società del futuro.
E’ con questo spirito di ottimismo che scienziati e inventori di tutto il mondo adottano la più ricca varietà di prodigi che la tecnologia ha offerto all’uomo dall’inizio della storia: dai piccoli marchingegni che assistono la vita quotidiana, come la macchina da scrivere o il telefono, alle nuove forme di intrattenimento domestico, come il fonografo, alle inesplorate possibilità aperte dall’energia elettrica e dalle onde radio.
Ogni cittadino abbraccia con eccitazione il progresso scientifico, tanto nelle case e nei circoli, dove l’accensione di lampadari a incandescenza suscita ancora espressioni di stupore, quanto nelle grandi Esposizioni Universali, dove le meraviglie della tecnica e dell’arte vengono celebrate dinnanzi all’intera collettività. Che si tratti di un’umile lampadina, o della maestosa Torre Eiffel, ogni lavoro dell’uomo sembra voler indicare un unico grande ideale: il Progresso.
Il pensiero positivista esprime perfettamente il carattere della borghesia dominante, nella sua incrollabile fiducia di potere spiegare e dominare ogni cosa. La natura tutta è schiava dell’uomo, che la disseziona per comprenderla, e la imprigiona per controllarla: i batteri vengono isolati, l’elettricità viene imbrigliata. Le innovative teorie evoluzioniste di Darwin provano che la stessa natura è orientata al miglioramento di sé, e l’uomo non può che assecondare questo destino glorioso, accelerando con le proprie azioni questo processo di selezione del più forte. Ciò che non si capisce, si nasconde in luoghi che di scientifico hanno solo l’apparenza: istituzioni psichiatriche dove i malati vengono imprigionati alla stregua di criminali, e dove gli scienziati, per studiare le menti dei loro soggetti, sono costretti a romperle per guardarvi dentro. Anche i fenomeni sociali sono oggetto di un’osservazione lucida e razionale, come dimostrano la popolarità degli studi di Antropologia Criminale di Lombroso, o le audaci teorie dell’eugenetica e della superiorità razziale di Galton. Queste ultime non sono che uno dei numerosi esempi con cui il pensiero scientifico non fa che confermare e giustificare il primato di una classe di uomini sugli altri, la superiorità di eletti illuminati sopra le masse adombrate dall’ignoranza.
Esplorazione ed esotismo
Accantonate le guerre di dominio sul suolo europeo, le potenze industriali guardano al di là dei mari per trovare nuovi mercati e nuove fonti di ricchezza.
Le colonie, il cui sfruttamento prosegue da diversi secoli, offrono una fonte di risorse a malapena intaccata. Quello che finora era stato un mero sfruttamento economico diventa uno scenario di potere politico ben più vasto e complesso. Gli occhi di tutti i potenti d’Europa sono chini sulle mappe del globo a studiare strategie commerciali e di dominio su una scala mai sperimentata prima.
Gli stati sovrani impongono la loro forza sui territori dell’Africa, delle Indie, delle isole del Pacifico: terre lontane dal fascino misterioso, ma anche semplici carte da gioco sul tavolo degli interessi imperialisti.
Lo spirito d’impresa della ricca borghesia europea si incarna in una nuova figura umana: l’esploratore, che non teme di viaggiare verso le aree inesplorate dei mappamondi, affrontare terribili rischi e raggiungere il cuore di tenebra di luoghi remoti.
Alcuni sono nobili che agiscono per spirito di gloria e avventura. Altri non sono che una forma diversa di uomini d’affari. Anche intellettuali e studiosi accompagnano questi viaggi, aggrappati a valigie cariche di libri e quaderni, avidi di osservare fenomeni inediti e diventare protagonisti di nuove scoperte scientifiche. Alcuni infine partono non per avventura ma per necessità, in fuga da qualcuno o qualcosa, in cerca di nuove opportunità lontano da un mondo che li ha esclusi, nella speranza di potersi rifare una vita nascosti fra ombre straniere, e un giorno magari chissà, ripresentarsi in terra natale.
Nelle stanze di casa, come sulle prime pagine dei giornali o nei titoli delle riviste scientifiche, tutti attendono con ansia il ritorno di queste imprese. Se i successi commerciali fanno fiorire gli affari dei potenti committenti di queste spedizioni,per tutti c’è qualche novità da ammirare: varietà di animali mai visti prima, oggetti di artigianato di raffinata fattura, pezzi da museo e preziosi inestimabili, storie e racconti che lasciano a bocca aperta gli ospiti dei salotti. Il bottino più grande è forse il sentimento di eccitazione e avidità, che spinge chi è tornato a voler ripartire, e chi è rimasto la prima volta a trovare il coraggio di ripetere quelle avventure.
Tuttavia chi fa ritorno spesso porta al suo seguito un passeggero invisibile: tradizioni che non avrebbero dovuto essere toccate; testimonianze indelebili di atrocità sanguinose; maledizioni scagliate in lingue incomprensibili, ma ancora urticanti nel cuore, anche fra le mura di casa.
Società segrete e occulto
Come già l’Illuminismo aveva trascinato dietro di sé un’epoca d’ombra, fatta di superstizioni popolari e sentimentalismo esasperato, anche cent’anni dopo il trionfale positivismo di fine secolo contiene al suo interno i semi di un pensiero irrazionale. La sete di conoscenza e la ricerca del potere delle classi dominanti si estendono in tutte le direzioni dell’esistenza: non soltanto nell’impresa industriale, nell’avventura coloniale, nella strategia politica, ma anche nella fascinazione verso la mistica e la teosofia, i culti esoterici, i riti occulti.
La massoneria ha oramai realizzato il suo scopo di riunire i più potenti e influenti ingegni d’Europa e può indirizzare verso il Grande Disegno tutti gli ambiti della società: la politica, la finanza, la guerra. Tuttavia questo culmine di espansione coincide con una crisi dirompente: un grande scisma è avvenuto fra la Loggia d’Inghilterra e l’Oriente francese. Questi ultimi spingono verso una fratellanza più aperta, accessibile alle donne, alla discussione politica, e slegata dal potere religioso e dal culto dell’Essere Supremo. L’Inghilterra vuole mantenersi custode della tradizione, l’Europa meridionale vuole aprirsi alla modernità.
Ma un rinato interesse per i culti magici d’oriente ha creato una nuova varietà di interessi esoterici.
Geniali pensatori e saggi affascinanti danno vita a società segrete che tramandano misteri quasi dimenticati.
I misteri esoterici rompono la tradizionale visione del corpo e del piacere, spezzando le catene della morale vittoriana e aprendo a uomini e donne sentieri di scoperta attraverso pratiche sessuali inconcepibili per le persone comuni. Nei salotti borghesi si animano feste dai rituali ambigui, sedute spiritiche, bizzarri esperimenti scientifici, tentativi di comunicare con l’aldilà o, peggio, di evocare su questa terra divinità potenti e mostruose. Esistono, oltre a questo, diversi altri piani di esistenza che custodiscono fonti oscure di potere, e sono molti gli uomini e le donne che aspirano a impadronirsene.